Arbusto sempreverde e cespuglioso e resinoso, il fusto è contorto e può assumere un portamento strisciante; la corteccia è ruvida e grigio-rossastra, le foglie sono aghiformi, con apice acuto e pungente, raggruppate a tre, con una linea biancastra sulla pagina superiore. I fiori sono primaverili, giallognoli se sono maschili e verdognoli se sono femminili. I frutti, chiamati anche coccole, sono piccole bacche sferiche di colore verde che diventano nero-bluastre a fine maturazione.
DROGA: foglie, legno e bacche che devono essere raccolte a maturazione completa, quando si presentano di colore nero, in autunno.
SOSTANZE CONTENUTE E PRINCIPI ATTIVI: OLIO ESSENZIALE, ACIDO OSSALICO e MALICO, TANNINI, FLAVONOIDI, MONOSACCARIDI.
PROPRIETA’ ED UTILIZZO: grazie alla grande ricchezza di resina ha un’ azione BALSAMICA. Le sue bacche sono utilizzate in cucina per aromatizzare alcune carni, ma anche per produrre un liquore. In questi casi avremo esaltate le sue proprietà digestive.
AVVERTENZE: Preparati, vini e liquori, a base di ginepro, non devono essere assunti per più di 5 giorni consecutivi.
CURIOSITA’: il nome di questa pianta ha derivazioni celtiche: “Juneprus” significa acre, per il sapore forte dei suoi frutti. In tempi antichi le bacche e le sue foglie erano usate contro la peste ed il morso dei serpenti. In Olanda, fin dal 1600, si è iniziato ad aromatizzare l’acquavite con il ginepro creando la famosa bevanda alcolica denominata Gin che prende il nome da “geniver”, parola olandese per chiamare il Ginepro