Uno dei condimenti più usati nella cucina giapponese è senza alcun dubbio il Wasabi. Questa pasta o cremina verde accompagna molti piatti tipici della cultura nipponica e chi lo ha provato sa che ha un sapore davvero inconfondibile. Ma chi si affaccia al mondo culinario giapponese sarà sicuramente incuriosito da questo ingrediente così unico, che accompagna il pesce crudo in molti ristoranti giapponesi. Il suo sapore è molto diverso da quelli tipicamente occidentali al quale siamo abituati. Che cos’è allora il wasabi?
Il condimento più utilizzato dai giapponesi è il wasabi che accompagna generalmente il sushi e il sashimi ( pezzetti di pesce crudo ), e non solo. Per esempio il wasabi si può usare per rendere ancora più gustose altre salse, come la maionese o la mostarda. Questo mix diventa ottimo per stemperare il sapore della carne.
Il wasabi si presenta come una crema, un composto dal colore verde, che viene portato in tavola in un piccolo recipiente, e in quantità ridotta. Il consiglio per chi non lo ha mai provato e di assaggiarne una piccola quantità, cercando di capire se è un sapore adatto al nostro gusto. Il wasabi crea sensazioni contrapposte, c’è chi lo adora e chi lo odia.
Il sapore del wasabi è completamente differente dai sapori al quale di solito siamo abituati. Dire che è piccante è riduttivo per descrivere la sensazione che si prova quando si assaggia il wasabi. Se paragonato al peperoncino il wasabi dà una sensazione di piccante differente: il pizzicore colpisce la parte alta del palato, sembra quasi arrivare al naso e stimolare la lacrimazione. Proprio per questo motivo viene anche chiamato Namida, che tradotto vuol dire “lacrima”. Per tanto, come accennato sopra, è bene consumarlo in piccole quantità, soprattutto la prima volta, consiglio con il quale non saranno d’accordo coloro che adorano il wasabi.
Il wasabi viene descritto di solito come un preparato che proviene da una radice giapponese. Precisamente deriva dal rizoma: rizo- che sta per radice, oma- che sta per rigonfiamento. Si tratta di una parte della pianta che prende il nome di Wasabia Japonica.
Tipologie e utilizzo
La sua coltivazione non è semplice, visto che è necessaria acqua totalmente pulita e un clima mite. Essendo una radice cresce sotto terra e anche sotto l’acqua. Esistono due tipi di coltivazioni:
Daruma Wasabi: scura dal colore verde intenso, meno piccante
Mazuma Wasabi: chiara, più piccante
Il wasabi viene usato in diversi modi
Grattugiato: viene messo direttamente sui cibi già cucinati, dopo essere stato grattugiato con una speciale grattugia che altro non è che una tavoletta di legno con il manico in pelle di Samè
Essicato: viene ridotto in polvere e usato per diverse preparazioni
Fresco: il Wasabi fresco è il top per quanto riguarda sapore e qualità, ma è difficile trovarlo anche in Giappone.
Il Wasabi viene quindi usato maggiormente in pasta, mixata o fresca che sia. Sul mercato purtroppo il Wasabi viene spesso sostituito dal rafano e da coloranti artificiali che tentano di riprodurre il sapore e la consistenza di questo composto. Anche molti dei tubetti venduti in Giappone sono mescolati per questioni economiche.
I benefici
Molti sostengono che il Wasabi abbia notevoli proprietà antibatteriche e che previene le intossicazioni. Molto probabilmente il suo utilizzo con il pesce crudo deriva proprio da questo. Sembra sia un potente digestivo e abbia anche proprietà afrodisiache.